«Abbiamo Netflix per scoprire nuovi film, Spotify per scoprire nuove canzoni. Ma non una piattaforma altrettanto efficace per scoprire nuovi libri online». Queste le parole di Sebastian Cwilich, amministratore delegato di Tertulia, l’app che consiglia i libri sulla base delle tendenze del web.
Il team di Tertulia si pone come obiettivo quello di aggregare recensioni e commenti online, in modo che ogni libro possa così andare incontro al giusto lettore e viceversa. Per raggiungere questo scopo, Tertulia fa leva sia sull’intelligenza artificiale sia su quella umana e attinge, per costruire il suo database, da siti specializzati, riviste online, social network e altre piattaforme web. Nel frattempo, mentre l’app raccoglie informazioni di questo tipo, l’utente deve fornire indicazioni sui suoi gusti e sulle sue preferenze letterarie. L’algoritmo, poi, farà incontrare libri e persone.
Tertulia vuole, dunque, ricreare online il famoso “passaparola” che spesso si cela dietro al successo di moltissimi libri. La parola Tertulia, infatti, appartiene alla lingua spagnola, significa “raduno”, “incontro” e viene spesso usata per indicare i salotti letterari.
Tertulia non è l’unica app dedicata agli appassionati di libri. Tra le altre possiamo citare Bookinfinity, che offre consigli sulla base di un questionario che gli utenti compilano in fase di iscrizione all’app. Poi, ancora: Booqsi e Copper.