Nel 1999, l’Unesco istituì la Giornata Mondiale della Poesia assegnandole il 21 di marzo, il primo giorno di primavera. Da quel momento, seppur non esplicitamente, marzo è diventato il Mese della Poesia, il mese in cui il vibrare gelato dell’inverno si scioglie e riversa nei primi tepori primaverili.
Marzo e la poesia, a ben guardare, hanno tanto in comune. Il concetto di rivoluzione che risveglia dal torpore, il rinnovarsi del pensiero, il calore della rinascita: la spinta vitale che non si arresta, anche quando tutto sembra essere immobile.
Marzo è il mese della poesia, e non sembra un caso che alcune delle più grandi personalità letterarie siano ‘sbocciate’ proprio nell’arco di questi trentun giorni.
Alda Merini, poetessa dei Navigli tanto cara al nostro paese che nacque proprio il 21, scriveva: «Sono nata il ventuno a primavera / ma non sapevo che nascere folle, / aprire le zolle / potesse scatenar tempesta». Ma non è la sola: tanti i compleanni di luna marzolina, tra cui Alessandro Manzoni, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Gabriele D’Annunzio, Stéphane Mallarmé, Antonio Fogazzaro e altri ancora.
Un segno, forse, soprattutto in questi tempi di grande sfida. Un auspicio che ci invita a godere, ora più che mai, della spinta dinamica della poesia, celebrando questo mese attraverso le penne dei suoi più grandi artisti.