Luca Serianni, linguista e filologo tra i più autorevoli del nostro tempo, si è spento la mattina del 21 luglio dopo giorni di coma irreversibile.
Dopo essere stato allievo di Arrigo Castellani, Serianni si è laureato in Lettere nel 1970, diventando poi professore emerito di linguistica italiana all’Università Sapienza di Roma.
Socio della Crusca e autore di una delle grammatiche di maggior successo nel nostro paese, Serianni ha dedicato la sua vita al culto della parola e a un’instancabile ricerca che lo ha condotto a sondare ogni branca della linguistica: dal lessico alla fonologia, dalla linguistica storica alla lingua letteraria, dal Medioevo alla contemporaneità. Si è occupato nello specifico dapprima dei dialetti toscani medievali, poi del linguaggio della medicina, della rivoluzione linguistica manzoniana e di profili come quelli di Vittorio Imbriani, Gioacchino Belli, Tomasi di Lampedusa e Carducci.
Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera, Serianni è stato anche autore di diversi saggi per editori come Laterza, Carocci, Il Mulino e Cesati.
A lui e alla sua famiglia il nostro ricordo e il nostro affetto.