12 marzo 2021

Le Interviste di Messaggerie Libri

Carlo Alberto Brioschi, editor per Solferino

La seconda de Le Interviste di Messaggerie Libri, pensate per portare l’attenzione sul mondo dell’editoria e sui suoi protagonisti, ha coinvolto Carlo Alberto Brioschi, editor di narrativa e saggistica per Solferino.

Abbiamo chiesto a Brioschi di raccontarci il 2020 dell’editoria dal suo punto di vista, affrontando alcuni temi particolarmente salienti, tra cui il ruolo dei social media per un editore, la trasformazione del rapporto con i lettori a seguito della pandemia, le prospettive per il 2021.

Parlando dell’anno passato, Brioschi spiega che «la fotografia dei dati del mercato nel 2020 è esemplificativa. Ci sono stati per tutti timori e momenti di difficoltà con le librerie chiuse durante il primo lockdown e poi una ripresa importante a partire da maggio che ci ha portato a continuare a crescere. E a mettere le basi per poter fare sempre meglio».

La ripresa è passata, inevitabilmente, anche per il digitale: tante le attività che si sono servite di questo prezioso e potente strumento per superare le difficoltà attraverso l’acquisizione - in primis - di un nuovo mindset. «La rivoluzione digitale era un processo già in atto ma ha avuto un’accelerazione nell’organizzazione delle nostre vite, del lavoro, del tempo libero, dei consumi. E in rete o l’aumento dell’acquisto di libri on line. Trasformazioni che vanno accolte, ma accompagnate e governate al meglio».

Inevitabile, quindi, un punto di attenzione al mondo dei social media. Che ruolo hanno per un editore? Quali opportunità offrono? Sono utili ad allacciare e consolidare relazioni di valore coi lettori? Secondo Brioschi, i social media «hanno sicuramente rivoluzionato la comunicazione per tutti e assunto un ruolo di rilievo anche nel mondo dei libri sul fronte della promozione ma non hanno sostituito altri canali tradizionali, dalla stampa alla radio, alla tv con cui continuano a convivere. Va aggiunto, tra l’altro, che in qualche caso sono anche diventati il punto di partenza nella creazione di nuove iniziative editoriali o nell’affermazione di nuovi autori».

«Facebook, Twitter, Instagram (e non solo)», aggiunge, «rappresentano un’ulteriore occasione per incontrare i lettori e un modo di far conoscere uscite e iniziative anche se il vero rapporto con il pubblico si crea sempre anzitutto attraverso la lettura dei libri pubblicati e nell’incontro di ogni lettore con le idee e le storie che ogni volume porta con sé. E naturalmente con l’autore di quelle storie e di quelle idee».

Abbiamo quindi chiesto a Brioschi quale buona lezione poter trarre da questa sfidante situazione, che si sta protraendo anche nei primi mesi del 2021: «Abbiamo sperimentato un approccio diverso al mix di comunicazione e marketing che accompagna il lancio del libro, con un apporto maggiore del digitale. Questo ci ha consentito di valorizzare al meglio l'identità di Solferino, un editore giovane che ama sperimentare, e l'appartenenza a un gruppo editoriale con un'offerta mediatica ricca e diversificata. È una strada su cui intendiamo proseguire».