Fabio Masi inizia a lavorare tra i libri fin da giovanissimo. Dopo essere stato magazziniere e commesso, nel 2002 decide di fondare a Ventotene con Alessia Carpi, collega e moglie, la libreria Ultima Spiaggia. Gli affari vanno a gonfie vele e insieme decidono di aprire altri due punti vendita: uno a Camogli e uno a Genova.
Fabio Masi è stato intervistato dal Giornale della Libreria dopo aver ricevuto a febbraio l'ultimo Premio per librai Luciano e Silvana Mauri, quasi un riconoscimento ai 20 anni di carriera. Dall'intervista emerge un nuovo punto di vista sulla dicotomia e-commerce - libreria fisica. "Adesso l’online è il primo competitor ma è un competitor che non ha determinato la nostra fine, come era stato previsto", dice Masi. "I negozi in rete [...] hanno incentivato i lettori a premiare le librerie piccole, di quartiere, le librerie di prossimità. Come se i lettori avessero deciso di fare una scelta di campo a favore di chi può garantire, anche solo per le dimensioni più piccole, una relazione umana, un confronto costante con il libraio".
A favorire le librerie indipendenti, inoltre, anche la regolamentazione statale del mercato. Leggi come quella sullo sconto fisso del 5% e sulla riapertura delle librerie nelle fasi più acute dell’emergenza pandemica perché considerate servizio essenziale. Fabio Masi afferma, però, che la strada è ancora lunga e che molte altre iniziative potrebbero essere messe in campo a sostegno dei librai indipendenti, come l’Adelc francese, che finanzia a fondo perduto le librerie creative.
Nonostante l'online non abbia affossato molte librerie indipendenti, i giganti del web possono sempre contare su una capacità maggiore di assorbire l’ondata di novità che ricopre ogni anno il nostro mercato editoriale.