La parola d’ordine è #booktok: così si firmano su TikTok i contenuti riguardanti l’editoria e il mondo del libro.
Sotto questo hashtag sono raccolti video-reazioni, recensioni e altri contenuti che hanno per protagonisti i lettori e i libri. Ma come si svolge la narrazione, su questa piattaforma?
I format (generalmente definiti trend, nel caso di TikTok) sono numerosi e vengono posti come sfide dagli utenti che li lanciano: i contenuti vanno dal più comune “ti consiglio un libro”, alle recensioni delle proprie librerie preferite, a sfide più creative e interpretative, come ad esempio “i libri che mi hanno fatto piangere” o imitazioni dei propri personaggi preferiti.
Tante idee differenti, accomunate da un fattore comune: l’emozione è infatti il vettore che gli utenti scelgono per veicolare i propri messaggi, quale che sia la tipologia di challenge intrapresa.
La community che anima e segue #Booktok è folta e diversificata, ma generalmente abbastanza giovane, ecco perché i generi fantasy, young adult e in particolare le tematiche legate al mondo LGBTQ+ sono tra i più seguiti.
Ma il fenomeno #booktok non è solo un generatore di trend, bensì il ritrovo di una community che è realmente in grado di influenzare le vendite e il mercato editoriale.
Il New York Times aveva già rilevato un eccellente caso esempio, cioè il fenomeno del romanzo La canzone di Achille, che rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo in chiave young adult. Sebbene il libro fosse stato pubblicato per la prima volta nel 2011 senza fare troppo scalpore, la sua improvvisa diffusione su TikTok oltre dieci anni dopo ha spinto le vendite del romanzo verso picchi di 10.000 copie a settimana nelle librerie newyorkesi.
Realtà come #booktok e i booktuber (youtuber focalizzati sul mondo del libro) sono da considerarsi, quindi, non come trend relegati all’universo adolescenziale, bensì come fattori determinanti e influenzanti il mercato dell’editoria e le vendite dei singoli titoli.