Pacini Editore festeggia in questi mesi i suoi 150 anni di attività: un traguardo importante che la casa editrice pisana celebra proprio nella sua terra d’origine al Pisa Book Festival, fiera che animerà la città fino al prossimo 2 ottobre.
La casa editrice fu fondata nel 1872 e, proprio in virtù della sua tradizione ultracentenaria, nel 2020 è stata inserita nel Registro Nazionale delle Imprese Storiche che coinvolge tutte quelle società che si sono dedicate a tramandare «il loro inestimabile patrimonio di competenze e conoscenze» di generazione in generazione. Alla direzione, infatti, ci sono oggi non solo Pierfrancesco Pacini e la moglie Donatella Paoletti, ma anche le loro due figlie Francesca e Patrizia.
Il vasto catalogo di Pacini è imperniato intorno a quattro settori di competenza organizzati in quattro rispettive sezioni: Pacini Editore si occupa di testi di narrativa e saggistica legati al mondo dell’arte, della fotografia e del turismo, IGP Industrie Grafiche Pacini realizza cataloghi, brochure e materiali cartotecnici. A queste si aggiungono Pacini Editore Medicina e Pacini Editore Giuridica.
La casa editrice è contraddistinta fin dalla nascita per l’impegno nei confronti di una sempre maggiore innovazione tecnologica: è stata infatti una delle prime aziende editoriali toscane ad adottare l’uso della Linotype, e ancora oggi continua a investire su macchinari avanguardistici, automatizzati e digitalizzati. Contribuiscono al progresso corsi di formazione e una grande attenzione per l’evoluzione dei mercati e delle strategie di comunicazione.
Proprio il mutamento sarà il tema principale del primo incontro che inaugurerà l’avventura Pacini al Pisa Book Festival: Franco Luigi Falorni presenterà Il dito medio di Romina… cambiare è possibile che, attraverso il racconto delle strutture assistenziali ai malati della Fondazione Casa Cardinale Maffi, mostra come sia possibile un cambiamento nel mondo.
Più calato nella realtà pisana, invece, il secondo appuntamento con gli autori della casa editrice: l’autore Stefano Renzoni interverrà infatti a proposito del suo Bestiario Pisano, raccolta ironica e originale della vita dei cittadini, delle loro caratteristiche e delle loro abitudini.
Per l'occasione è stato inoltre creato anche un nuovo logo editoriale che mette ben in evidenza la significativa cifra 150, arricchita dalle date 1872-2022.