Quella del libro è un’industria particolare, diversa dalle altre: il bene che produce è materiale, ma le emozioni e i valori che veicola sono di estrema importanza per tutto il sistema culturale.
Il settore, dunque, ha naturalmente una responsabilità che non può essere ignorata. Una responsabilità che riguarda le sfide in cui tutti noi siamo coinvolti come la cura per l’ambiente, la lotta contro i cambiamenti climatici, la costruzione di un futuro sostenibile.
Per questo Ivrea, capitale del libro 2022, ha presentato il suo Manifesto per un’editoria sostenibile, secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con la collaborazione di Aie, Adei, Aib, Ali, Cepell e Salone del Libro di Torino e che verrà consegnato al Ministero della Cultura.
L’impegno che i firmatari hanno scelto di prendere riguarda diverse azioni:
Mai come ora è essenziale avere uno sguardo lungimirante e green sul futuro: tutti noi dobbiamo impegnarci per il raggiungimento di questi obiettivi, aiutandoci, confrontandoci e sostenendoci a vicenda. Perché dall’editoria può nascere il seme del cambiamento, ma solo collaborando all’interno della filiera e con gli altri settori di produzione, si potrà raggiungere un futuro migliore.