Nella giornata di oggi ricordiamo la nascita di Jules Verne, un nome che generazioni di lettori conoscono grazie ai suoi capolavori senza età: Viaggio al centro della terra, Il giro del mondo in ottanta giorni, Michele Strogoff, Ventimila leghe sotto i mari e molti altri.
Nel corso della sua carriera di autore, Verne pubblicò circa un centinaio di romanzi, accompagnando la trasformazione del mondo attraverso incredibili invenzioni tecnologiche che lui stesso, con la sua fantasia, era stato in grado di anticipare.
Per molti, Verne fu proprio questo: un cantore delle sorti del mondo e del suo progresso, ma anche un esploratore. La brama di conoscere, sapere, vedere, toccare con mano, riuscì a condurlo verso terre sconosciute che gli scienziati nemmeno potevano immaginare.
Se fosse ancora vivo, il grande scrittore francese avrebbe visto concretizzarsi alcune delle sue invenzioni, un tempo considerate futuristiche, se non addirittura semplici espressioni della sua narrativa d’anticipazione.
Diventare uno scrittore non fu semplice per Verne, la cui carriera era già stata forzatamente decisa dal padre in giovanissima età, ma il desiderio di ricerca e conoscenza l’ha condotto sulla strada che l’ha reso un’istituzione, nonché uno dei precursori della fantascienza.