24 marzo 2022

Editoria per bambini e ragazzi

Cresce il mercato ma non il numero dei lettori. Perché?

Nel 2021 il mercato dei libri per bambini e ragazzi ha fatturato 287 milioni di euro che corrispondono a un totale di 24 milioni di copie vendute. È un dato incoraggiante, che evidenzia come il settore sia cresciuto del 18% in un solo anno. Si pensi, inoltre, che nel 2021 le famiglie italiane hanno speso 39 milioni in più per l’acquisto dei libri dei figli rispetto al 2019.

Da notare, però, come alla crescita costante del volume di copie vendute non corrisponda quella degli indici di lettura. Recenti rilevazioni ISTAT sottolineano, infatti, che dal 2010 al 2020 si sono persi oltre 300 mila lettori appartenenti alla fascia d’età dei 6-17 anni. Sebbene, dunque, l’ultimo biennio evidenzi un recupero, il trend non è troppo incoraggiante. Complice di questo calo potrebbe essere anche la recente crisi demografica: proprio la fascia di popolazione comprendente ragazzi dai 6 ai 17 anni è diminuita di 14 mila unità dal 2009. Quello che è certo è che gli italiani leggono sempre meno, soprattutto se sono giovani e se hanno tra i 6 e i 10 anni. È proprio in questa fascia d’età, che, nonostante le frequenti iniziative dedicata alla promozione della lettura, il numero dei lettori diminuisce in modo più preoccupante.

A cosa è dovuta, dunque, questa asimmetria tra la crescita del volume di mercato e la decrescita del numero dei piccoli lettori? Possiamo pensare che la sproporzione sia connessa alle crescenti disuguaglianze sociali e alla cesura, sempre più netta, tra le famiglie che leggono e quelle che non lo fanno?