In un clima di crescente digitalizzazione, specialmente nel corso di una pandemia, i mercati si rinnovano, si trasformano, si adattano alle nuove abitudini dei clienti. L’editoria, nel corso degli ultimi due anni in particolare, è stata protagonista di un’inarrestabile ondata di innovazione, caratterizzata dalla comparsa di nuovi strumenti, vettori, ruoli, contenuti, comportamenti.
L’identità del settore editoriale italiano si muove, con cautela sì, ma anche con coraggio, riflettendo e incorporando le novità, riscoprendo le diverse sensorialità, creando ponti e osservando il libro da nuove prospettive.
Alcune delle parole chiave che meglio descrivono questo stato di metamorfosi sono audiolibri e podcast, data-driven, book influencer (booktuber, book blogger, ecc), TikTok e molto altro.
L’ecosistema editoriale del 2021 si arricchisce di nuove esperienze trasversali, immersive e multisensoriali, che fanno della tecnologia un efficace vettore dei contenuti e un facilitatore. L’oralità conquista un numero sempre maggiore di lettori, grazie alla dilatazione delle possibilità di fruizione (alla guida, mentre si fa sport, ecc), agevolando il multitasking.
Neanche troppo lentamente, quindi, la lettura aumenta la sua accessibilità, non solo in ambito di inclusione e diversità, ma anche nei riguardi di chi normalmente non legge o legge molto poco per le motivazioni più svariate.